L’escalation militare tra Ucraina e Russia ha comportato la decisione unanime dei pasi europei di interrompere l’accordo per la facilitazione dei visti per soggiorni brevi firmato con la Russia nel 2007. Anche sul piano diplomatico c’è stato un crescendo di tensioni, con l’espulsione di personale diplomatico tra Roma e Mosca. Ciò nonostante, i rispettivi corpi diplomatici continuano a lavorare e le ambasciate offrono tutti i servizi a cittadinanza e imprese.
Visti con la Russia: la decisione del Consiglio Europeo
Riuniti a Praga, lo scorso 31 agosto, i ministri degli esteri dell’UE hanno deliberato di sospendere l’accordo di facilitazione tra Unione Europea e Russia per il rilascio dei visti ai cittadini russi. Cosa comporta questa decisione? Fondamentalmente, si interrompe l’accordo stipulato da Russia e Unione Europea il 1° giugno 2007 che prevedeva, su una base di reciprocità, il rilascio di visti per soggiorni di breve durata (massimo 90 giorni su un periodo di 180 giorni). Questo significa che, pur non essendo passata la linea dura dei paesi del nord Europa (che chiedevano il blocco totale del rilascio dei visti), d’ora in avanti sarà molto più difficile, costoso e complesso per i turisti russi entrare in territorio europeo. La Russia ha prontamente risposto con misure speculari e ad oggi i flussi turistici sono quindi fortemente compromessi (anche per l’interruzione dei voli diretti verso Mosca dalla maggior parte dei paesi europei).
Gli impatti della guerra sul settore dei trasporti
Le tensioni diplomatiche tra Russia e Italia
Oltre che sul piano dei visti turistici, il quadro sanzionatorio e il conflitto tra Ue e Russia si muove anche su un piano diplomatico. In questo senso, dall’escalation della guerra sono stati espulsi centinaia di diplomatici russi dai paesi europei. Mosca ha reagito a queste espulsioni, con misure “simmetriche”, ovvero con l’espulsione di un numero simile di diplomatici europei.
Anche l’Italia è coinvolta in primo piano in questa tendenza; lo scorso 6 aprile l’ex Ministro Luigi Di Maio ha annunciato l’espulsione di trenta diplomatici in servizio presso l’ambasciata della Federazione russa a Roma in quanto “persone non grate”. Così come per gli altri paesi europei, non si è fatta attendere la risposta russa che ha reagito espellendo ventiquattro diplomatici italiani.
I visti diplomatici Italia-Russia
Nonostante questa situazione di forte tensione tra Roma e Mosca, ovviamente i rispettivi corpi diplomatici continuano ad essere presenti ed operativi da un punto di vista istituzionale. Parte del personale diplomatico è infatti già stato rimpiazzato, per garantire ai cittadini, alle imprese e a tutti i soggetti interessati i servizi di diversa natura che offrono le ambasciate. In questo quadro, Europa Service – da decenni al servizio del personale diplomatico russo e italiano- ancora oggi è in grado di offrire un servizio efficiente, sicuro e garantito a tutti i clienti istituzionali e privati, che continuano a inviare beni dall’Italia al territorio russo e viceversa.